martedì 15 settembre 2020

 

Patrizia PALOMBI, Massimo MORALDI – “Oggi mi sono dimenticato di…” 

Una seduta psico-comica collettiva che vi aiuterà a ricordare

 

La strana coppia: Massimo Moraldi e Patrizia Palombi

Sabato 12 settembre, nel cuore del quartiere Torrevecchia, a Roma, il Vintage Loft di Patrizia Palombi ha ospitato l'evento Mi sono dimenticato di.., di e con Massimo Moraldi e Patrizia Palombi. La performance, dinanzi a un pubblico scelto di invitati, è stata definita dagli stessi autori-attori “una seduta psico-comica collettiva che vi aiuterà a ricordare”. Qui di seguito, nel racconto dei protagonisti stessi, un resoconto semiserio ma dettagliato.

 

   Vintage? D’antan? Il mobilio, l’arredamento, il gusto di una “location” che già di per sé aiuta la memoria è lo sfondo ideale in cui si condensa la serata. L’avvolge un alone di magia dove gli opalini ricordi del passato si sono deliziosamente alternati con le forti tinte del presente, ricco di molteplici racconti da parte di veri artisti versatili, curiosi della vita e di tutte le sue sfumature.

   Un’atmosfera ricca, sincera, illuminata da storie che hanno preso vita sulla terrazza del Loft fino a creare un meraviglioso scambio tra i presenti.

Parterre dei giovani

   A suggellare la serata è stata una cena ispirata ai ricordi gastronomici toscani di Patrizia, dei suoi genitori e dei suoi nonni. Che bello vedere i ricordi stemperarsi in manicaretti di rigorosa origine toscana, dove i canti della Maremma incrociano i misteri dell’Etruria…ma non è meglio chiamarla Tuscia? Attraverso quei piatti lei ha evocato il suo passato da bambina tra gli anni settanta e ottanta quando alcuni momenti apparentemente semplici avevano un grande valore.

   Infatti ricordare il passato non è solo un fatto nostalgico, ma molto di più: è una spinta e una guida verso il futuro, specialmente se ben direzionata.

   Il Loft si riconferma, oltre che un piacevole luogo di aggregazione dove ci si esprime nelle varie forme di arte, anche un’oasi dove ci si emoziona senza la paura di essere vulnerabili. E tutto ciò grazie a coloro che ve ne fanno parte e che credono in tutto ciò.

Parterre dei diversamente giovani

   Per scelta artistica e pietosa delle acquoline di chi ci legge non diamo contezza dei manicaretti tardo-etruschi nel reportage fotografico messo a punto dall’estro e della creatività dell’amico Fabio Ancora.

   Ma le foto non possono tacere il misfatto di Felix e Oscar, che vi augurano buona lettura. La strana coppia sembra riesumata apposta… ma si reincarna in due modi e sessi diversi…con buona pace di Neil Simon. Ella è Patrizia Palombi, la Scrittora sotto il cielo di Roma. Egli è Massimo Moraldi, fedele scrivano e cavaliere che gioca con le parole. Due scommesse in abito da sera a mollo nell’umidità di settembre in una serata per definizione da non dimenticare. L’evento ha, per volontà della ragione perduta da Massimo Moraldi e per il compassionevole assenso della malcapitata Madame de Staël Patrizia Palombi, un titolo insidioso come un crinale fra il teatro e la psicologia, fra la commedia e la comicità: Oggi mi sono dimenticato di…

La strana coppia: Patrizia Palombi e Massimo Moraldi

   E che vuol dire? Vuol dire un siparietto comico tra la Scrittora e lo scrivano che fanno a gara nel ricordarsi di gas aperti alla Giorgio Gaber, di panni stesi al vento da ritirare prima di una tempesta ridipinta apposta da Giorgione. E così via in un crescendo di spessori e di importanze; un ping pong tra ricordi fatto anche di accenni a musiche e a brani notissimi rievocati nella sua seduta psico-comica da Massimo Moraldi. Riemergono pensieri. Ritornano a galla monellerie e piccoli eroismi domestici. Antiche professioni di manualità camuffate in astruse concretezze di vacua tecnologia. Bigliettai scomparsi e robot venturi. Sognano e ricordano tutti. 

Lia e Maddalena Capalbi: l'eccellenza romano-meneghina


   Spiccano con la poetessa romana Maddalena Capalbi, ospite di riguardo della serata, adottata dalle nebbie meneghine alle quali lei ha negato l’adeguarsi al verseggiare di Carlo Porta, che perde clamorosamente a briscola con i sonetti di Giuseppe Gioachino Belli. Maddalena porta un ricordo manesco ma sincero di genitrici d’antan, risolute nelle mani quanto generose negli affetti.       

Andrea Lepone
              

   E i giovani ci stanno a guardare, alla maniera di Cronin. Si chiedono: che importanza hanno le differenze tra Jung e Freud? Tanto la fatidica sedia delle confidenze volge il viso ai pazienti (dotati di pazienza) invitati. Le monellerie oggetto di “outing” da parte del professor Giacomo Adinolfi si sbracciano per azzerare i ricordi di buone maniere di Francesca Peronace. Così le promesse di Andrea Lepone, ospite d’onore della serata, saranno mantenute a colpi di versi gentili (Lepone) e “ribbelli” (Capalbi), senza offendere per lesa maestà regioni che hanno fatto la storia d’Italia…

   A proposito di storia d’Italia, l'umile scrivano chiede alla Scrittora se in questa storia d’Italia possono intingere i loro bislacchi pennelli: la risposta si perde nell'insidiosa afa della notte… ma senz’altro tutti se ne ricorderanno.




 

 

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