Cinzia
BALDAZZI – “Scenari in versi” di Gianna Trimigliozzi
Se amate la vita e la intendete come un legame indissolubile con la solidarietà fraterna, con la passione, con il nucleo generativo del legame famigliare, se preferite misurare il valore della vicinanza rispetto a chi è lontano, allora la silloge di Giovanna Trimigliozzi intitolata Scenari in versi vi racconterà di terre lontane e amori intimi e viscerali mai trascurati. Il mare parlerà con il suo linguaggio e il silenzio coglierà la voce del deserto. È un elogio alla natura vitale e alla poesia, quasi la scrittrice - in un passato remotissimo - possa essere stata qualcosa di simile all’aria, l’acqua, la terra, il fuoco, il buio, il sole, così da indurre il pensiero, ripiegato su se stesso, a inaugurare i segni della parola a partire da un’assenza, o quantomeno da una lontananza. Ad esempio, la nascita di un nipotino dall’altra parte del mondo, gli affetti più cari dislocati a migliaia di chilometri.
Nella
mia prefazione ho tentato di ascoltare con attenzione l’eco
di queste liriche, all’altezza di trasmettere l’hic et nunc quotidiano
nel contesto universale della poesia. Ne riporto alcuni sintetici passi,
corredati da due poesie significative della Trimigliozzi. In calce troverete un brevissimo video realizzato in occasione della Giornata Mondiale della Poesia:
Gianna recita Va in cenere il mondo, brano
contenuto nella silloge Scenari in versi.
I
componimenti Rugiada e Miei cari, uno successivo all’altro
nella prima parte intitolata “Affetti”, sono lì a rappresentare virtualmente
l’efficacia della nozione di segno:
Rugiada
Mi illumino
di una tenerezza
indovina
nel pensare
alle tue giornate.
Vorrei
fossero
piene di luce
e di sera
la rugiada
vorrei
nel tuo giardino.
Lacrime di rugiada
sulle piante
sui fiori
a ricordarti
che qualcuno
aldilà dell’oceano
ha lacrime
di gioia e d’amore
ogni giorno
per te.
Miei cari
Miei cari
se udite
stormire
il vento
leggero
tra le fronde
dei nostri alberi
sono
le mie parole
augurali
che giungono
a voi
in questa
luminosa e torrida
giornata
per voi
festiva.
Accoglietele
come fossero fiori
anche se loro…
non appassiranno
mai!
In Rugiada, le gocce di freschezza, il
vapore condensato nella notte inteso come «lacrime», testimoniano con
eccellente tecnica semiologica la misura in cui l’asse significante dei due
termini proietta un’eco sensibile, mentre il loro contenuto simbolico si
congiunge con l’immagine mentale della nostalgia, della distanza
incommensurabile, dell’attività liberatoria della natura.
Analoga
funzione è svolta, in Miei cari, dai
segni verbali di vicinanza affettiva che la madre vorrebbe instaurare con la
figlia lontana e il genero nell’anniversario del loro matrimonio, attraverso un
sistema di convenzioni al cui interno la donna chiede di interpretare il soffio
del vento assegnando ad esso un significato ben preciso, in particolare il
valore materno e struggente di «parole augurali», in una personalissima e legittima
versione poetica del legame arbitrario individuato dagli studiosi alla base del
rapporto significante-significato.
Gianna Trimigliozzi
Scenari in
versi
saggio introduttivo di Cinzia Baldazzi
postfazione di Graziella Battaglia
Bari, Adda Editore, 2021
pp. 160, € 10,00
Gianna Trimigliozzi, nata a Bari, è laureata in
Scienze Politiche. Ha viaggiato moltissimo, come emerge dalla sua produzione
poetica. Con Mario Adda Editore ha pubblicato finora cinque sillogi: Briciole (2011), In viaggio (2013), La luce e
il mistero (2015), Sussurri
dell'anima (2018), Scenari in versi
(2021). Ha ottenuto premi e menzioni d'onore in vari concorsi letterari, tra
cui "Pannunzio" e il " Casentino". Molte sue poesie sono
inserite in antologie ed enciclopedie, come Enciclopedia
dei Poeti Contemporanei Italiani (Aletti Editore, 2018) e Enciclopedia di Poesia Italiana (Fondazione
Mario Luzi, 2020). È membro del Direttivo del "Movimento Internazionale
Donne e Poesia" di Bari.
In questo video, realizzato
in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, Gianna recita Va in cenere il mondo, brano contenuto
nella silloge Scenari in versi.