venerdì 19 marzo 2021

 

 

Cinzia BALDAZZI – “Scenari in versi” di Gianna Trimigliozzi

 


   Se amate la vita e la intendete come un legame indissolubile con la solidarietà fraterna, con la passione, con il nucleo generativo del legame famigliare, se preferite misurare il valore della vicinanza rispetto a chi è lontano, allora la silloge di Giovanna Trimigliozzi intitolata Scenari in versi vi racconterà di terre lontane e amori intimi e viscerali mai trascurati. Il mare parlerà con il suo linguaggio e il silenzio coglierà la voce del deserto. È un elogio alla natura vitale e alla poesia, quasi la scrittrice - in un passato remotissimo - possa essere stata qualcosa di simile all’aria, l’acqua, la terra, il fuoco, il buio, il sole, così da indurre il pensiero, ripiegato su se stesso, a inaugurare i segni della parola a partire da un’assenza, o quantomeno da una lontananza. Ad esempio, la nascita di un nipotino dall’altra parte del mondo, gli affetti più cari dislocati a migliaia di chilometri.

   Nella mia prefazione ho tentato di ascoltare con attenzione l’eco di queste liriche, all’altezza di trasmettere l’hic et nunc quotidiano nel contesto universale della poesia. Ne riporto alcuni sintetici passi, corredati da due poesie significative della Trimigliozzi. In calce troverete un brevissimo video realizzato in occasione della Giornata Mondiale della Poesia: Gianna recita Va in cenere il mondo, brano contenuto nella silloge Scenari in versi.


     Il tempo scorre in fretta tra le pagine della Trimigliozzi, all’interno del puro ritmo di versi sintetici e ben cadenzati, dove le icone evocate privilegiano una certa somiglianza con l’oggetto al quale si riferiscono, nel meccanismo pregevole di un apparato lessicale-sintattico incoraggiato nella sua carica espressiva da una luce chiarificatrice dell’apprendimento maieutico, progressivo, dei moti dell’animo.

   I componimenti Rugiada e Miei cari, uno successivo all’altro nella prima parte intitolata “Affetti”, sono lì a rappresentare virtualmente l’efficacia della nozione di segno:

 

Rugiada

 

Mi illumino

di una tenerezza

indovina

nel pensare

alle tue giornate.

Vorrei

fossero

piene di luce

e di sera

la rugiada

vorrei

nel tuo giardino.

Lacrime di rugiada

sulle piante

sui fiori

a ricordarti

che qualcuno

aldilà dell’oceano

ha lacrime

di gioia e d’amore

ogni giorno

per te.

 


Miei cari

 

Miei cari

se udite

stormire

il vento

leggero

tra le fronde

dei nostri alberi

sono

le mie parole

augurali

che giungono

a voi

in questa

luminosa e torrida

giornata

per voi

festiva.

Accoglietele

come fossero fiori

anche se loro…

non appassiranno

mai!

    Ferdinand de Saussure, padre della linguistica mondiale, sosteneva: «Il segno linguistico non unisce una cosa e un nome, ma un concetto e un’immagine acustica».

   In Rugiada, le gocce di freschezza, il vapore condensato nella notte inteso come «lacrime», testimoniano con eccellente tecnica semiologica la misura in cui l’asse significante dei due termini proietta un’eco sensibile, mentre il loro contenuto simbolico si congiunge con l’immagine mentale della nostalgia, della distanza incommensurabile, dell’attività liberatoria della natura.

   Analoga funzione è svolta, in Miei cari, dai segni verbali di vicinanza affettiva che la madre vorrebbe instaurare con la figlia lontana e il genero nell’anniversario del loro matrimonio, attraverso un sistema di convenzioni al cui interno la donna chiede di interpretare il soffio del vento assegnando ad esso un significato ben preciso, in particolare il valore materno e struggente di «parole augurali», in una personalissima e legittima versione poetica del legame arbitrario individuato dagli studiosi alla base del rapporto significante-significato.

 

Gianna Trimigliozzi

Scenari in versi

 

saggio introduttivo di Cinzia Baldazzi

postfazione di Graziella Battaglia

 

Bari, Adda Editore, 2021

pp. 160, € 10,00

  

Gianna Trimigliozzi, nata a Bari, è laureata in Scienze Politiche. Ha viaggiato moltissimo, come emerge dalla sua produzione poetica. Con Mario Adda Editore ha pubblicato finora cinque sillogi: Briciole (2011), In viaggio (2013), La luce e il mistero (2015), Sussurri dell'anima (2018), Scenari in versi (2021). Ha ottenuto premi e menzioni d'onore in vari concorsi letterari, tra cui "Pannunzio" e il " Casentino". Molte sue poesie sono inserite in antologie ed enciclopedie, come Enciclopedia dei Poeti Contemporanei Italiani (Aletti Editore, 2018) e Enciclopedia di Poesia Italiana (Fondazione Mario Luzi, 2020). È membro del Direttivo del "Movimento Internazionale Donne e Poesia" di Bari.

 

In questo video, realizzato in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, Gianna recita Va in cenere il mondo, brano contenuto nella silloge Scenari in versi.

 


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